Sogno di un mondo senza scrittori

Il titolo già di per sé potrebbe bastare.

Negli ultimi tempi non faccio che parlare di sintesi, sintetizzare, riassumi, asciuga, diminuisci.

Il contenuto che viene più fruito online è, ogni secondo che passa, più mordi e fuggi, meno intenso, meno carico.
L'unico obiettivo è realizzare lo scopo, che il più delle volte è vendere qualcosa e/o creare hype, FOMO, la maggior parte delle volte manipolandole. Un sistema che imploderà su sé stesso nel giro di NIENTE, un po' come le criptovalute o gli NFT, ma per ora ce lo dobbiamo tenere così.

Per ora la moda è sintetizzare.
Sono triste di questo? No.

Io sono stata sempre un'appassionata sostenitrice della sintesi. Nei miei lavori ho, da ben prima che diventasse un trend, favorito scrivere di qualcosa in maniera diretta e senza giri, piuttosto al riempire di "sospesi" e "climax building" i testi.

Non solo perché trovo questo modo di scrivere adatto solo ai libri e a qualche contenuto particolare, ma soprattutto perché nella maggior parte dei casi se leggo qualcosa online è perché voglio trarne valore.

Magari è un valore inutile, magari voglio solo una bella storia, un'esperienza su un social, un'informazione da un gruppo di appassionati di quella o questa cosa. Eppure andare dritti al punto non è mai stato così essenziale come oggi, perché la gente non ha mai scritto tanto come si fa oggi.

Sogno un mondo dove la scrittura è stata dimenticata

Allora mi sono detta: voglio che tutti dimentichino come si scriveva prima.

Voglio vedere il mondo intero passare al lato del "scriviamo solo l'essenziale". Funzionalismo over manierismo, over in realtà qualsiasi cosa che non sia "utile allo scopo". Una scrittura utilitaria, che quindi è semplicemente una specie di appiccicaticcio di keywords e parole una dietro l'altra come fanno i motori di ricerca e le AI.

Perché?
Perché così diventerei ricca.

Diventerei così schifosamente ricca nel finalmente lasciarmi andare. Essere logorroica, scrivere periodi complessi e ricchi di enfasi, pieni di concetti e argomenti, cose che non si vedono più.

Sarei così maledettamente piena di frivolezze ed estetismi che in confronto I Promessi Sposi sembrerebbe una scrittura leggera.

Così mi sono fermata a pensare un attimo.

Quando è che abbiamo perso il piacere di leggere?

Quando i libri si sono abbassati di qualità?

Quando è arrivato il web?

Quando abbiamo cominciato a usufruire dei social network?

Quando abbiamo smesso di interessarci davvero alle cose?

E la risposta è stata, mestamente, un semplice "non a tutti piace leggere". Lasciamo perdere il declino costante, o le considerazioni facili da nichilisti.

Il problema è che alla maggior parte delle persone non piace leggere. Vogliono la funzionalità, la sintesi. Potiamo, raffiniamo, riduciamo, eliminiamo, perché non a tutti piace leggere in realtà nasconde un alla maggior parte delle persone non piace leggere e a noi non interessa.
A noi interessa solo lo scopo: il click. La CTA.

L'unico inghippo di questo delitto perfetto della scrittura? Che c'è ancora chi ci crede, che scrivere bene ripaghi.

Specialmente chi si autopubblica, pensa che sia importante dare importanza a ogni parola, per davvero.
Nel marketing vi diranno "certo, noi facciamo proprio questo: ottimizziamo ogni parola!" ma quello che non vi diciamo è che intendiamo ottimizzare per lo scopo. Che è il 99% delle volte vendere, se siete in un'azienda, anche se state scrivendo un articolo SEO sulla bontà d'animo e l'importanza del trattare bene il prossimo.

Così a volte apro la Wayback Machine e mi guardo i siti persi, il passato da cui provengo e in cui sono cresciuta. A volte anche Geocities Preserved, purtroppo quasi tutti in inglese per la maggior parte.

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Photo by Ryan Cheng on Unsplash

Senza scrittori morirebbe la scrittura

Poi seguendo questo filo logico ho realizzato che, se non esistessero questi impavidi sognatori di parole prolisse e storie complesse (oggi non mi va di insultare chi scrive unicamente per soddisfare il proprio ego, dai), la scrittura scomparirebbe.

Se dovessimo fare i conti solo con la SEO, il mail marketing e tutto quello che ingenuamente le persone credono sia sostituibile con un'AI per avere gli stessi risultati, la scrittura smetterebbe di esistere. Sarebbe un orpello da borghesi, una roba da appassionati di antichità. Nella realtà finirebbe per essere ricondotto a formule da motore di ricerca: ciao+stai, volere+bene, ieri+divertimento+insieme ❤.

Ovviamente sto estremizzando.

Dai, era facile capirlo.

Eppure è così che parlavano prima dell'invenzione dell'alfabeto. Qualche suono, un'inflessione diversa della voce, se dovevano scrivere qualcosa la disegnavano e poi in caso ci mettevano due cunei per indicare a chi si riferivano.

Arrivata a questo punto del pensiero, mi sono detta: cazzo, sarebbe una vera figata.

Io non sarei più soltanto la più grande scrittrice del mondo, essendo l'unica rimasta a saper scrivere come sto facendo, ma diventerei una vera reliquia del passato. Un fenomeno da baraccone, una roba da vetrina del museo comunale da scampagnata domenicale.

"Ecco qui la Scrittrice", con tanto di didascalia in disegnini e cunei per indicare chi sono. Una didascalia molto breve, in grado di tenere l'attenzione di 5 secondi circa di chi legge.

Poi mi sono fermata dal pensare a tutto questo e mi sono chiesta: ma come mai la vedo così negativa?

Quando ho smesso di pensare che alle persone piaccia leggere? Mi arrivano commenti così entusiasti del mio blog, delle cose che scrivo, degli articoli.

A quel punto mi è presa una grande angoscia: sono gli stessi che si vanno a cercare quegli ingenui che scrivono frasi complesse, periodi lunghi, che non ottimizzano le parole per lo scopo, ma solo per raccontare una storia, piena di più dettagli possibili.

Non me ne ero resa conto finora, ma io sono GIÀ pronta per essere preservata nel sale.

Sono GIÀ la "scrittrice". Perché stiamo già arrivando alla scrittura cuneiforme e le didascalie da 5 secondi max.
Oggi vieni considerata idealista se dici che l'IA non basta da sola.
Ti dicono che ci speri, che le persone non capiscono la differenza tra un testo scritto dal robottino e quello che scrivi tu, detto spesso da persone che si sentono esenti da questo.

Che costa meno il robottino e dovresti costare meno anche tu. Non fare "giri di parole inutili" (cit.), "vai dritta al punto" (cit.).

Quando il mio cervello registra il significato di queste parole, però, riparte tutto: sogno di un mondo senza scrittori, dove la scrittura è stata dimenticata.


In un loop senza fine.

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